Superstock
I nostri piloti impegnati in Superstock 1000 - Stagione 2009
Gianluca Capitini e Michele Magnoni (Team RCGM - Yamaha), Luca Verdini (Honda)
19 aprile - Misano
11 ottobre - Mugelo
In grande spolvero i nostri piloti in questa ultima prova di campionato italiano Superstock: oltre all'ottimo secondo posto di Michele Magnoni che faceva suo anche il giro più veloce della gara in 1.54.935, dobbiamo registrare il decimo posto finale di Luca Verdini. Visto il passo di gara, Luca poteva sperare in una classifica migliore se problemi in prova non lo avessero relegato in ventiquattresima posizione in griglia.
Note della stagione 2008
20 aprile - Mugello Prima Prova
Il più veloce nelle prove libere, autore della pole con nuovo record con 1.54.896 che abbassa di circa un secondo quello da lui stesso stabilito nella passata stagione, vincitore senza storia della gara. Un vero e proprio "veni vidi vici" che risponde al nome di Michele Pirro. I colori del Paolo Tordi sono tenuti alti anche da Fabrizio Pellizzon Che coglie un ottimo quarto posto, da Luca Verdini buon quinto, da Michele Magnoni ottimo sesto e da Simone Sancioni che porta a termine una gara che non lo ha mai visto nel gruppo di testa. Certamente Simone sta pagando l'apprendistato in una nuova classe di gara e il difficile affiatamento con una moto totalmente nuova per lui. Il primo turno di prove, con pista umida, aveva fatto emergere il manico di Fabrizio Pellizzon (1.59.354)con Pirro terzo (1.59.991), Magnoni tredicesimo e Sancioni diciottesimo. Il secondo turno si concludeva con ben quattro nostri piloti nelle prime sette posizioni: Pirro (1.54.896), Verdini (1.55.776), Magnoni quinto (1.56.178), Pellizzon settimo (1.56.386). Simone Sancioni, le cui prove hanno messo in luce qualche problema che speriamo si risova al più presto, partirà molto indietro in griglia. Il warm-up ci dà ancora un Pitto primo, Pellizzon terzo, Verdini ottavo, Magnoni decimo e Sancioni ventottesimo, un parziale recupero che lascia un qualche ottimismo per la gara. Al semaforo Michele scatta per primo trascinandosi dietro Verdini e, a seguire turri i migliori. Al primo passaggio Michele ha già un certo vantaggio sugli inseguitori che, non si fatica ad intuirlo, potranno battersi solo per le posizioni più basse del podio. Al quinto giro il vantaggio è consolidato e si tratta solo di mantenerlo. La lotta per il podio che si conduce con frequentissimi cambi di posizione ha fra i suoi protagonisto Fabrizio Pellizzon mentre Verdini e Magnoni restano poco più attardati. La bandiera a scacchi saluta vincitore Pirro mentre a Pellizzon sfugge l'ultimo posto del podio.
4 maggio - Monza
Tutti i turni di prova e il warm up parlano la lingua di Michele Pirro e nell'insieme sono i colori del Paolo Tordi ad emergere sopra tutti. Il primo turno di prove vede primo Pirro 1.48.928, secondo Magnoni 1.49.583, sesto Pellizzon 1.50.145, nono Verdini 1.50.519 e Sancioni ventinovesimo. Il secondo turno vede Michele ancora primo 1.48.966, Pellizzon al quarto posto, Magnoni la quinto e Verdini al settimo e tutti nello spazio di poco più di un decimo. Il warm up registra il primo posto per Michele, il quarto di Luca, il sesto di Fabrizio il settimo del giovane Michele e il ventesimo di Simone. La gara ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso fino alla bandiera a scacchi dove Michele Pirro è transitato secondo a 0.036 millesimi. La tattica di Michele era quella giusta, andare via subuito e fare il vuoto, purtroppo Monza non si addice in pieno per attuare questa strategia tanto più quando le prestazioni delle moto sono simili e i lunghi rettilinei aiutano molto per il gioco delle scie. La netta inpressione era che Michele fosse più veloce del suo avversario, ma nel tentativo di evitare la scia nel rettifilo entrava troppo veloce in parabolica, perdeva tempo e si giocava la vittoria per un unico errore. Dietro Magnoni riusciva a superare Pellizzon un po' in crisi con le Dunlop che equipaggiano la sua Kawasaki e si classificavano rispettivamente terzo e quarto a poco più di sei secondi. L'ottimo Luca Verdini, che migliora gara dopo gara, si è dovuto arrendere all'ottavo giro per noie ai freni. Peccato. Ventiduesimo posto per Simone Sancioni la cui Honda non vuole proprio saperne di mettersi a girare come si deve.
25 maggio - Vallelunga
Michele Pirro è il nuovo re di Vallelunga. Ha praticamente dominato nelle libere, con il solo intermezzo di Michele Magnoni, e nei due turni delle ufficiali. Con un tempo di 1.39.261 oltre alla pole anche il nuovo record della pista, battuto di oltre un secondo che tra l'altro già gli apparteneva. La gara sarebbe stata molto combattuta visto che dieci piloti erano in un secondo. Ottime le prove di Michele Magnoni e di Fabrizio Pellizzon che staccavano alla fine delle ufficiali rispettivamente un 1.39.878 e un 1.40.285. Più indietro l'ottimo Verdini che staccava un bel 1.1.40.616 mentre Simone Sancioni, sempre alle prese con la sua Honda che non vuol saperne di mettersi in riga, staccava un modesto 1.43.461 decisamente lontano dai primi. Cosa non gira per il verso giusto? Le gomme, il motore, le sospensioni, oppure un mix di questi elementi che non ci consentono risultati migliori. Per ora il bandolo della matassa sembra duro da sciogliere, noi comunque abbiamo sempre fiducia nelle ottime capacità di guida di Simone. Partito dalla pole Michele ha bruciato tutti in partenza portandosi al comando e allungando progressivamente. Bella la gara di Magnoni e di Pellizzon sempre in bagarre con gli avversari e all'inseguimento di Michele che comunque incrementa sempre il vantaggio fino a portarlo ad oltre sette secondi. A metà gara i giochi per il podio sono praticamente finiti con Michele Magnoni e Fabrizio Pellizzon impegnati, con altri due piloti ad agguantare un onorevole quarto posto. Frequenti sono gli scambi di posizione, dura la lotta da cui emergono Fabrizio e la sua Kawasaki che dal nono giro iniziano a tenere un ritmo tale da conquistare la quarta piazza. Purtroppo all'ultimo giro una scivolata lo mette fuori causa per i punti pesanti della classifica. Riesce a ripartire guadagnando un quattordicesimo posto finale. Magnoni invece concludeva al sesto posto a poco più di undici secondi da Michele Pirro. Sfortunati Verdini e Sancioni costretti al ritiro. Michele Pirro, ad ulteriore dimostrazione del tittolo regale attribuitogli, prendeva parte anche alle prove e alla gara della 600 Super Sport in sostituzione di Massimo Roccoli. Per gli avversari è subito sera: nelle prove libere è in testa al primo turno, distaccato di soli 0.094 nel secondo turno, pole e nuovo record sul giro nelle ufficiali con 1.40.742. Una bella dimostrazione di forza e determinazione che tuttavia non riesce a concretizzare in gara per un banale spegnimento del motore al curvone che gli fa perdere tempo e contatto con i primi. Riprende intorno all'undicesima posizione, è in recupero quando una caduta di un pilota fa arrestare la corsa. Nuova partenza con i primi impegnati in un gioco tattico visto che la classifica sarà aggregata. In questa situazione Michele Pirro è l'unico a non dover tenere conto di alcuna strategia. Il suo è un recupero da manuale che gli vale il terzo posto di manches ed un ottavo finale. Poteva andare anche meglio, ma un occhio alla classifica della Superstock Michele lo ha dato certamente.
27 luglio Misano
Il primo turno di prove ufficiali vede svettare al primo posto Michele Pirro, seguito al terzo da Michele Magnoni, al settimo da Luca Verdini, al dodicesimo da Simone Sancioni e al tredicesimo dal sempre veloce Fabrizio Pellizzon nonostante la sua Kawasaki non sia tra le moto più performanti per puntare ai piani alti della classifica. Il secodo turno delle ufficiali vedeva svettare ancora Michele Pirro che, con uno splendido 1.38.855 pareva già ipotegare la gara. Molto interessanti anche le prestazioni degli altri piloti del Tordi: sesto Verdini con 1.40.031, ottavo Magnoni con 1.40.088, dodicesimo Fabrizio Pellizzon con 1.40.900 e al quattordicesimo posto Simone Sancioni con un interessante 1.41.00. Anche il warm up parla la lingua di Pirro e della sua Yamaha. I tempi fatti registrare in prova sono stati mediamente più bassi della gara mondiale forse per la libertà nella scelta delle gomme. In gara Michele Pirro parte a razzo ma non riesce a fare il vuoto, Giuliano lo attacca ripetutamente, va in testa e costringe Michele sulla difensiva. Nonostante abbia guidato al limite la Yamaha del team Lorenzini si è dovuto accontentare del secondo posto. Siamo ancora primi in classifica ma Giuliano è vicinissimo, dobbiamo stare attenti a non commettere errori e sperare che il team riesca, colmando il piccolo gap tecnico, a dare a Michele la moto per tornare sul gradino più alto del podio. Molto interessante anche la gara di Michele Magnoni che, pur non avendo il passo gara dei primi due, ha dimostrato di poter puntare sempre ai piani alti della classifica; un quinto posto dietro alle Ducati dell'esperto Cruciani e del veloce Polita è un risultato di tutto rispetto. Oltre tutte le attese la gara di Luca Verdini che si lanciava in un caparbio quanto generoso inseguimento per rimediare ad una partenza al rallentatore. Luca ha dimostrato nel frangente di essere un gran manico e di saper portare al limite la Yamaha preparata ottimamente da team RCGM di Giorgio Ranieri. Un sesto posto finale, dopo il primo giro, sembrava un risultato insperato, ma siamo sicuri che con una partenza migliore il podio poteva essere alla portata. Interessante la gara di Fabrizio Pellizzon, la sua Kawasaki non è un fulmine di guerra ma lui la sa guidare come pochi, a Misano la prima Kawasaki al traguardo è stata la sua. Dopo le prove era lecito aspettarsi da Simone Sancioni qualche punto in classifica ma evidentemente la messa a punto della moto deve essere ancora migliorata. Abbiamo visto dei passi avanti e chissà che prima della fine del campionato non arrivi qualche sorpresa, Forza Sancio.
28 settembre - Misano
Sul tracciato di Misano in campionato Superstock ha parlato la lingua del motoclub Paolo Tordi. Quattro piloti nelle prime dieci posizioni: 1° Michele Pirro, 4° Michele Magnoni, 5° Luca Verdini, 10° Fabrizio Pellizzon, 19° Simone Sancioni. Il secondo turno di prove aveva messo in evidenza i valori in campo con Pirro che staccava la pole della gara, Magnoni quinto a circa un secondo, settimo Verdini a 1,5, quattordicesimo Pellizzon a 2,3 e ventitreesimo Sanciono a 3,5. Con Pirro vincitore e Magnoni che mancava di pochissimo il podio il quinto posto di Verdini con la Yamaha ottimamente curata dal team RCGM è un risultato di indubbio valore per un pilota non sempre fortunato e che non ha sempre a disposizione materiale di prima scelta. Pellizzon con la kawasaki del team Stile italiano non poteva fare di più. Fabrizio è certamente un gran manico ed ha anche accumulato molta esperienza ma non gli si possono chiedere miracoli: la sua è una delle poche se non l'unica Kawasaki in pista e non è certamente una moto da riferimento. Per Sancioni un discorso diverso, rispetto ai risultati delle prove dove occupavamo la sesta fila con il ventitreesimo posto, il diciannovesimo posto in gara è certamente un miglioramento ma abbiamo accumulato in tredici giri di gara quasi cinquanta secondi di ritardo. La sua Honda non vuole saperne di mettersi in riga, sospensioni, gomme, motore tutto deve essere rivisto per puntare a posizioni in classifica più in linea con il valore del pilota. La classifica generalead una gara dalla conclusione del campionato vede Pirro al primo posto, Magnoni al quarto, Pellizzon al sesto e Verdini al nono posto.
19 ottobre - Mugello
La Superstock 1000 che doveva vivere nella sfida fra Michele Pirro e Giuliano ha trovato in Cruciani e nella sua Ducati il mattatore della gara. Michele si riconferma il mago della pole e con un 1'54.363 guadagna il primo posto in griglia con Michele Magnoni al terzo,1'54.905, Fabrizio Pellizzon parte dalla seconda fila con l'ottavo tempo, 1'55.585, Luca Verdini co la Yamaha curata dal team RCGM ha il tredicesimo tempo e Simone Sancioni il ventitreesimo. I tempi che sono valsi la qualifica sono stati realizzati nella prima sessione di qualifiche; solo Verdini e Sancioni hanno saputo migliorare il loro tempo in seconda qualifica. Michele parte bene ma non vuole correre rischi che mettano in dubbio un titolo ormai nelle sue mani e quando entra in contatto di carenatura con Giuliano capisce che è meglio tirarsi fuori dalla bagarre. Il contatto fra i due favorisce Cruciani che passa a condurre con un passo veloce e regolare che manterrà fino alla bandira a scacchi. Dietro il battistrada gran lotta fra Giuliano e Michele Magnoni che si scambiano più volte la seconda posizione, Pirro guarda la lotta dal quarto posto già ampiamente soddisfatto del risultato. Michele Magnoni cerca di contenere Giuliano che tuttavia riesce, al penultimo giro a passare alla San Donato lasciando a Michele il gradino più basso del podio. Ottima la gara di Fabrizio Pellizzon che porta la sua Kawasaki al quinto posto dopo una dura lotta con Salvatore e Russo. Discreta anche la prestazione di Simone Sancioni che con una Honda non al meglio delle condizioni conclude al diciassettesimo posto migliorando di sei posizioni il suo posto in griglia.